Pioppo nero

Il tronco è dritto, snello, con protuberanze e ipertrofie evidenti. La corteccia è scura, con profonde fessurazioni nella pianta adulta.

I frutti si presentano in infruttescenze formate da piccole capsule ovali, appuntite, lisce disposte a spiga pendente. Le capsule si fendono a maturità e liberano numerosissimi semi muniti di un ciuffo di peli cotonosi. I semi, facilmente trasportati dal vento, formano dei grandi ammassi bianchi, chiamati lana dei pioppi, che si disperde ovunque e sono la causa, ogni primavera, di fenomeni allergici. Per questo motivo si preferisce mettere a dimora solo individui maschili che non fruttificano.

I fiori sono unisessuali, maschili e femminili su piante differenti. Fioritura tra marzo e aprile prima della fogliazione.

Le foglie sono semplici. Hanno un lungo picciolo che, all’inserzione con i rami, è a sezione circolare, poi si appiattisce e diventa un nastro sottile attaccato ad angolo retto alla lamina fogliare pendula, che risulta così mobilissima. Le foglie adulte sono verde lucido nella pagina superiore, più opache in quella inferiore; da giovani hanno un colore bruno rossastro.

Nel genere Populus si annoverano circa 35 specie, molte delle quali note fin dall’antichità. Le piante di questo genere sono presenti un po’ ovunque, con netta preferenza per gli alvei fluviali e le zone a terreni freschi, sciolti, prevalentemente di pianura. Il pioppo nero è una pianta longeva, che cresce rapidamente. È una delle prime piante arboree che si insedia sulle ghiaie e sulle arene in prossimità dei corsi d’acqua, dove forma boschetti misti con ontani, frassini e salici. Il legno chiaro e leggero viene utilizzato nell’industria cartaria per la costruzione di imballaggi e di mobili, per la fabbricazione di fiammiferi e per la produzione di carbone. Si dice che è la pianta dei morti