Conoscere per rispettare
Il progetto

Il percorso svolto dai ragazzi della 1B e 2B della secondaria di I grado “Dante Alighieri”, I.C. Monte San Vito, ha coinvolto trasversalmente diverse discipline, in particolare le scienze e la tecnologia. Crediamo infatti che le competenze digitali dei nostri studenti vadano potenziate in una nuova dimensione di cittadinanza attiva e consapevole e lo sviluppo tecnologico vada compreso con spirito critico e responsabilità. I ragazzi non devono essere meri consumatori delle nuove tecnologie ma partecipanti attivi e produttori. L’obiettivo più alto è quello di stimolare gli studenti a riflettere sulle profonde implicazioni sociali, culturali ed etiche che il cambiamento tecnologico porta con sé, formando cittadini che sappiano fare un uso costruttivo e positivo degli infiniti strumenti che oggigiorno hanno a disposizione. Nel caso del nostro percorso i ragazzi hanno utilizzato in maniera responsabile la tecnologia per imparare a conoscere e rispettare l’ambiente naturale che li circonda.

Per questo motivo il percorso ha coinvolto gli studenti, perché hanno costruito la loro conoscenza realizzando concretamente qualcosa di utile e significativo. La loro produzione infatti non è stata finalizzata al solo studio delle specie naturali locali e quindi al loro rispetto, ma anche all’arricchimento della riserva naturale che hanno preso in esame, favorendone la fruizione da parte del visitatore (anche non vedente). In poche parole i ragazzi stessi sono stati i protagonisti, da scienziati ricercatori a produttori di una “realtà aumentata” volta alla miglior fruizione e valorizzazione delle tipicità ambientali del territorio. Pertanto da una lato sono stati catturati, affascinati e stimolati dall’utilizzare un digitale innovativo (QRcode, video e web editing, modellazione e stampa 3D,..) dall’altra hanno vissuto in pieno l’uso della tecnologia nella dimensione di cittadinanza attiva e responsabile.

Il tutto ha preso avvio con un’uscita alla Riserva naturale regionale Ripa Bianca di Jesi, nella quale i ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino l’ambiente fluviale e in particolare la classificazione delle specie. Durante la visita gli studenti sono stati coinvolti attivamente e invitati a fotografare le specie, a fare delle riprese video e a raccogliere informazioni da sviluppare poi in classe.

Nulla vieta di partire dall’analisi delle specie vegetali per allargare un domani la ricerca a quelle animali o ad altri aspetti legati all’ambiente che possano incuriosire gli studenti.

Tornati in aula, collaborando in gruppi, i ragazzi hanno elaborato per le varie specie delle schede, costituite da informazioni testuali, foto e video (brevi documentari) da loro elaborati.

Questo materiale è poi confluito in pagine web e ad ogni scheda-specie gli studenti hanno associato un QRcode che a sua volta richiamerà la pagina web stessa.

Nella Riserva naturale regionale Ripa Bianca di Jesi andranno poi inserite delle tabellazioni con il QRcode accanto alle varie specie vegetali. In questa maniera il visitatore, inquadrando con uno smartphone il QRcode potrà conoscere la specie ed accedere alle informazioni e al materiale aggiuntivo elaborato dagli studenti stessi.

Il lavoro risulta originale e sicuramente legato non solo alla conoscenza ma anche al rispetto dell’ambiente e delle specie. Infatti spesso conoscere serve per imparare a rispettare. La tematica scelta aiuta lo studente a conoscere le specie, la flora locale e quindi si tratta indubbiamente di un’interpretazione della realtà. E inoltre il conoscere i nomi specifici delle specie vegetali o animali porta i ragazzi a rispettarle (evitare di raccogliere fiori, di schiacciare insetti, di deturpare l’ambiente,…).

L’uso del digitale, nella dimensione di cittadinanza attiva e responsabile, è proseguito poi con la realizzazione di modelli di foglie da poter utilizzare sia come museo tattile che nei momenti dell’anno in cui le specie risulteranno spoglie (da affiancare ai QRcode). L’idea è quella di promuovere l’integrazione delle persone con disabilità visiva in modo innovativo e comunque piacevole per tutti. Gli studenti così hanno sentito la responsabilità e allo stesso tempo il piacere di potersi rendere utili, modellando con software di grafica vettoriale e realizzando con stampante 3D le specie vegetali più significative catalogate nel territorio.

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